9 luglio 2013

Resocanto

Bambine e bambini dagli occhi accesi
lasciano i giochi a cui sono appesi,
sfiorano i libri con mani sabbiose,
le loro facce si fanno curiose.
“Leggimi questo!”... “No, questo qua!”...
Uno alla volta, che male non fa.
Facciamo anche il bis dei libri più amati:
e vai di smorfie, salti, ululati!
Rendiamo vive le storie a colori,
che facciano il nido nei nostri cuori.

Oggi mi ascoltano nove musetti,
ieri eran tre, anche un poco distratti.
C'è stato un giorno in cui nessuno/a davvero
è rimasto/a a sentire un libro intero.
Quella volta ero triste, poi ho pensato: “Eggià,
mi hanno dato una lezione di libertà!”
Una storia la gusti se ti va di ascoltare,
altrimenti fai bene a continuare a giocare.

Con mostri selvaggi e lavandaie scatenate,
Rufus, Alice e streghe sfortunate,
con facoceri e tigri, pinguini e Nanuk,
ci piace da matti questo FLASHBOOK!

(per Flashbook-letture a ciel sereno 2013)

19 maggio 2013

In breve

Cento metri a stile libero, quattrocento a farfalla, la staffetta a delfino e ottocento metri a rana. Ancora il tuffo doppio carpiato e la finale di pallanuoto.
Papà, al mattino, dice che sembra che sul mio letto sia passato un tornado.
Io, invece, mi stiro sentendomi stanca e felice, perché ho vinto le olimpiadi di nuoto notturne!

30 marzo 2013

Intrecci

Amica mia,
in te vi sia posto per il ricordo.
Il ricordo del dolore delle donne,
che siano vicine o lontane nel tempo e nello spazio,
sfruttate uccise umiliate violate incatenate mutilate.
E vi sia anche in te il posto per la gioia.
La gioia dell'amore, dell'amicizia,
delle feste, delle risate, delle coccole,
la gioia delle scoperte importanti,
la gioia della libertà,
la gioia dei saluti offerti a chi arriva e a chi parte.
Ma soprattutto in te vi sia l'arte dell'intreccio.
Intreccio dei capelli, delle stoffe, degli impasti,
ma anche delle mani e delle storie,
affinché il dolore condiviso riesca sempre a trasformarsi in ricordo
per lasciare in ciascuna posto alla gioia.

7 marzo 2013

Generazioni

La bambina chiede alla mamma: “Quand'è la festa della donna?”
La mamma sorride al suono della parola donna sulle labbra della figlia.
La nonna, invece, risponde seria: “Oggi.”
“Ma nonna... Tu nemmeno te lo ricordi più in che giorno siamo!” protesta la bambina.
E la vecchia, di rimando: “E' vero. Ma ogni giorno tutte le donne del mondo dovrebbero poter avere il cuore in festa”.

27 gennaio 2013

Filastrocche su misura

Scrivi un nome e schiaccia "invio":
lo ritroverai... a modo mio!
(Le lettere in stampatello vanno lette come si pronunciano: es. F e non EFFE, B e non BI, Z e non ZETA, C e G con suono duro)